La Virtus Roma si presenta fortemente rimaneggiata al ritorno in campo dopo quasi un mese dall’ultima uscita, complice il rinvio della trasferta sul campo di Milano: assenti Baldasso per un guaio alla spalla e Jefferson per un fastidio alla caviglia, sugli scudi salgono il solito Alibegovic (17 punti) e Kyzlink (17 anche per lui) che però non alzano le disastrose percentuali al tiro da tre dei romani, che nelle ultime sei partite viaggiano con meno del 30% dall’arco. La Dinamo Sassari dal canto suo sembra poter mettere le mani sulla partita fin dalle primissime battute e senza grossi problemi, forte dei propri consolidati meccanismi offensivi e sul rendimento della coppia Evans/Bilan, che combinerà alla sirena per 45 punti. Nella ripresa come detto i padroni di casa tentano la disperata rimonta, partendo da un gap di venti punti, e sognano l’impresa fino all’ultimo possesso, quando Kyzlink è indeciso e fa scadere i 5 secondi per rimettere in gioco la palla, di fatto consegnando i due punti ai sardi.
“Mi unisco alle parole dei colleghi Pozzecco e Sacripanti riguardo al fatto che sia giusto non giocare perché è una situazione sicuramente strana”, ha detto coach Bucchi al termine della gara; “Mentre si chiede ai giocatori di stare in campo ravvicinati, ai giornalisti in tribuna stampa si danno istruzioni di rimanere a un metro di distanza. Detto questo la squadra ha fatto una buona partita, orgogliosa, riuscendo a rientrare in gara dopo il passivo del primo tempo: una buona base qualora dovesse esserci ancora pallacanestro per quest’annata”.