In una serata mite, l’Italia torna allo Stadio Olimpico di Roma per affrontare il Belgio. Secondo tempo giocato in inferiorità numerica, gli azzurri riescono a ottenere un pareggio per 2-2.
E’ decisamente insolito fermarsi su via dei Gladiatori all’uscita dello Stadio Olimpico di Roma a fine partita e captare i commenti del pubblico e cercare allo stesso momento di riavvolgere il nastro per allineare ciò che abbiamo visto sul prato verde per far coincidere immagini visive alle parole. Eppure ci si rende conto che molti di quell’insieme di commenti ascoltati da voci informi ed infervorate dall’evento ben si adattano ad uno spettacolo sportivo diviso in due: da una parte l’avvio delgli azzurri è stato decisamente promettente, la squadra ha mostrato continuità rispetto alla convincente vittoria di Parigi contro la Francia, imponendo il proprio gioco anche contro un Belgio sottotono, dall’altra una ricorsa affannosa dell’Italia per mantenere un risultato comunque positivo, strappato in 10 contro 11 sul quel prato verde che sembra ancora ipnotizzare gli occhi nel ricordo dei fasti di quasi 35 anni fa.
La strategia di Spalletti, basata su un possesso palla ordinato e progressioni efficaci sulle fasce, ha subito dato i suoi frutti nel primo tempo. Espulsione per Pellegrini ed il gol subito dopo hanno ridato fiato al Belgio che riesce a pareggiare e mette in crisi gli azzurri. Questa potrebbe essere l’estrema sintesi di una serata che però andiamo a descrivere più minuziosamente.
Un primo tempo con combinazioni rapide e passaggi precisi degli azzurri che hanno attirato il Belgio nella loro metà campo, creando spazi per le avanzate pericolose degli esterni.
Una manovra fluida è stato il primo gol, nato da un cross perfetto di Federico Dimarco, che ha trovato pronto Andrea Cambiaso per insaccare con un bel tocco di prima intenzione. La rete è stata il coronamento di un’Italia compatta e organizzata, con Samuele Ricci a dettare i tempi della manovra e Matteo Retegui a siglare il 2-0 con un tocco implacabile, quasi una replica del gol segnato in Atalanta-Genoa pochi giorni prima.
In quel momento, l’Italia sembrava in pieno controllo della partita, pronta a chiudere la sfida già nel primo tempo. Ma proprio quando gli azzurri sembravano sul punto di dilagare, è arrivato un errore fatale.Al minuto 38, una disattenzione difensiva ha cambiato radicalmente l’andamento della gara. Alessandro Bastoni, in una situazione potenzialmente rischiosa, ha optato per un passaggio azzardato a Lorenzo Pellegrini. Quest’ultimo, pressato dal belga Arthur Theate, ha cercato di recuperare la palla con un intervento disperato ma scomposto, che gli è costato un cartellino rosso diretto. In un attimo, l’Italia si è trovata in dieci uomini e il Belgio ha immediatamente approfittato della confusione azzurra, accorciando le distanze con De Cuyper sullo sviluppo dell’azione successiva.
Da quel momento, la partita è cambiata drasticamente. L’Italia ha dovuto rinunciare al suo approccio propositivo per difendersi dagli assalti di un Belgio rinvigorito, che ha aumentato la pressione nella metà campo avversaria.
Con l’uomo in meno, il secondo tempo si è rivelato una sfida molto diversa per gli azzurri. Spalletti, consapevole della difficoltà, ha arretrato il baricentro della squadra per arginare le folate offensive del Belgio. Gli azzurri hanno cercato di resistere, ma i continui duelli individuali e l’imprevedibilità di giocatori come Jeremy Doku e Loïs Openda hanno costretto la difesa italiana a faticare non poco.
Nonostante qualche ripartenza tentata da Davide Frattesi, che ha cercato di dare respiro alla squadra con le sue accelerazioni, il Belgio ha trovato il gol del pari con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato. Leandro Trossard ha sfruttato una disattenzione difensiva per realizzare il 2-2, punendo un’Italia ormai stanca e schiacciata nella propria area.
Alla fine, il 2-2 ottenuto in queste difficili circostanze può essere considerato un risultato positivo. Gli azzurri hanno saputo mantenere la calma nonostante le avversità, dimostrando una crescita mentale e tattica importante sotto la gestione Spalletti. Pur con l’inferiorità numerica, l’Italia ha saputo evitare il tracollo e ha difeso con orgoglio il risultato, mantenendo così il primato nel girone.
Ora l’attenzione si sposta alla prossima sfida contro Israele, in programma lunedì. Sarà l’occasione per vedere nuovi esperimenti in campo, come il possibile debutto di Daniel Maldini e la conferma dall’inizio di giovani talenti come Riccardo Pisilli, che ha mostrato buoni segnali nel finale di partita contro il Belgio.L’Italia esce da questo doppio confronto con la sensazione di essere sulla strada giusta. La solidità difensiva, sebbene messa a dura prova, è stata comunque sufficiente per limitare un avversario di livello. Le scelte di Spalletti sembrano funzionare, e con l’integrazione di nuovi giovani elementi, l’Italia può guardare al futuro con ottimismo.