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Lazio-Cagliari 2-1: una vittoria sudata per i biancocelesti che raggiungono il 3º posto

Boulaye Dia of SS Lazio celebrates after scoring the goal of 1-0 during the Serie A football match between SS Lazio and Cagliari Calcio at Olimpico stadium in Rome (Italy), November 4, 2024.

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

La Lazio conquista una vittoria dal peso specifico elevatissimo, imponendosi per 2-1 contro il Cagliari allo Stadio Olimpico, e continua a tenere il ritmo nelle zone nobili della classifica. I biancocelesti aprono le danze con un gol lampo di Dia, a cui risponde il Cagliari con il momentaneo pareggio di Luvumbo, grazie a una deviazione sfortunata di Gila. A mettere la parola fine è il capitano Zaccagni, glaciale nel trasformare un rigore nella ripresa e consegnare tre punti d’oro ai suoi. Eppure, anche in superiorità numerica, i ragazzi di Baroni soffrono fino all’ultimo istante, in una sfida che mantiene alta la tensione sino al triplice fischio.

Il copione della partita si svela fin dai primi secondi. Non sono passati che due minuti quando Isaksen si guadagna una punizione dal limite. Pellegrini esegue alla perfezione, Scuffet respinge ma non trattiene, e Dia, come un falco, si avventa sulla ribattuta per insaccare l’1-0. Questo gol-lampo regala ai biancocelesti il controllo del ritmo, costringendo il Cagliari a un pressing difensivo che alla lunga si rivelerà logorante.

La squadra di Baroni, forte del vantaggio, costruisce il suo gioco sfruttando il possesso palla e le sovrapposizioni sulle fasce, creando più di qualche grattacapo alla retroguardia sarda. Tra le occasioni migliori, un siluro da fuori area di Castellanos che va a stamparsi sul palo, lasciando Scuffet di sasso.

Sotto costante pressione, il Cagliari è spesso costretto a ricorrere a falli tattici per fermare le incursioni avversarie. L’arbitro annota rapidamente i nomi di Adopo, Augello e Mina, ammoniti per la loro tenacia difensiva. Ma, nonostante il dominio della Lazio, sul finire del primo tempo i biancocelesti abbassano leggermente l’intensità, e il Cagliari ne approfitta. Su una palla sporca in area, Luvumbo trova la deviazione di Gila che spiazza Provedel e porta il punteggio sull’1-1, ristabilendo un equilibrio insperato.

Con l’inizio della ripresa, Baroni decide di cambiare le carte: Vecino sostituisce Noslin e la Lazio passa a un modulo più offensivo. Il nuovo entrato diventa subito un riferimento cruciale per i biancocelesti, mentre Lazzari e Pellegrini spingono dalle fasce, tentando di servire cross taglienti per destabilizzare la difesa sarda.

Baroni prova il tutto per tutto inserendo Pedro per Isaksen, un cambio che alza ulteriormente la pressione offensiva della Lazio. Castellanos e Romagnoli si fanno pericolosi in area, ma il muro del Cagliari sembra reggere, almeno fino al momento decisivo.

È il 74′ quando Pellegrini anticipa Zortea e conquista un rigore netto. Dal dischetto, Zaccagni non tradisce le attese e, con una freddezza glaciale, spiazza Scuffet riportando la Lazio in vantaggio. L’Olimpico esplode di gioia, consapevole dell’importanza di questa rete.

Come se non bastasse, pochi minuti dopo Mina si fa espellere per un secondo giallo e, successivamente, anche Adopo si fa cacciare per proteste, lasciando il Cagliari in nove uomini. In doppia superiorità numerica, la Lazio cerca il colpo del KO, ma non riesce a chiudere definitivamente la partita. Castellanos prova a impegnare Scuffet, Pedro sfiora il gol, ma il pallone non vuole entrare.

L’ultimo brivido arriva su un calcio d’angolo del Cagliari: Provedel esce con tempismo e respinge il pallone, sigillando il successo della Lazio tra gli applausi scroscianti del pubblico. Baroni, dopo una prova sofferta ma convincente, raccoglie tre punti vitali che spingono i biancocelesti al terzo posto in classifica, in coabitazione con Fiorentina e Atalanta, e a sole tre lunghezze dal Napoli capolista. Con questo successo, la Lazio conferma le proprie ambizioni di Champions League, regalando ai tifosi una notte da incorniciare.