Una serata da batticuore, che sembrava poter regalare un sogno e invece si è trasformata in un incubo. La Lazio saluta l’Europa League ai quarti di finale, dopo una gara incredibile e drammatica. I biancocelesti, sotto 2-0 dopo l’andata con il Bodo/Glimt, completano una rimonta epica grazie ai gol di Castellanos, Noslin e Dia, ma vengono beffati nel finale del secondo tempo supplementare dal gol del 3-1 dei norvegesi che riporta la parità sul doppio confronto. Ai rigori, però, arriva la sentenza più dura: fatali gli errori dal dischetto di Tchaouna, Castellanos e Noslin, che condannano la squadra di Marco Baroni all’eliminazione.
Al termine della sfida, Marco Baroni si è presentato in conferenza stampa con il volto segnato dalla delusione ma anche dalla fierezza:
«Questa sera è chiaro, c’è tanto dolore. Fisico, mentale, emotivo. La squadra è sfinita, ha dato tutto. Ho voluto ringraziarli subito nello spogliatoio, perché sono orgoglioso di quello che hanno fatto. Uscire così fa male, ma la prestazione c’è stata, e la Lazio c’era tutta. I tifosi ci hanno spinto, l’Olimpico era una bolgia. Peccato, volevamo arrivare fino in fondo. Ma ci rialzeremo».
Sui rigoristi, il tecnico ha chiarito:
«Abbiamo chiesto ai ragazzi di essere sinceri. Chi se la sentiva, calciava. Taty (Castellanos) mi ha guardato e mi ha detto: “Me la sento, voglio tirare”. Era distrutto dopo l’errore, ma io gli ho fatto i complimenti. Anche Tchaouna e Noslin: sono giovani attaccanti, è giusto che si prendano responsabilità. I rigori sono una lotteria e non va fatta la caccia al colpevole. Non è il momento di puntare il dito, ma di restare uniti. Questa è una batosta, certo, ma ci riprenderemo».
Il capitano della Lazio, Mattia Zaccagni, ha parlato ai microfoni di Sky Sport con il cuore in mano:
«Siamo distrutti, avevamo dato tutto. Abbiamo fatto tutto ciò che andava fatto, forse avremmo dovuto gestire meglio l’azione del loro gol allo scadere, ma davvero… ci abbiamo creduto fino in fondo. Poi ai rigori, lo sappiamo, è una lotteria. Dispiace tantissimo».
Sulla tensione finale e sul gesto di Guendouzi, apparso visibilmente furioso rientrando negli spogliatoi, Zaccagni ha spiegato:
«Ognuno reagisce a modo suo. La rabbia di Matteo non era sui rigoristi. È comprensibile, siamo tutti scossi. Ma dobbiamo restare lucidi e ricompattarci subito, perché ora ci aspetta il campionato e dobbiamo dare risposte lì».
Secondo quanto riportato da Sky Sport, a fine gara Matteo Guendouzi ha avuto un momento di forte tensione. Appena rientrato negli spogliatoi, ha urlato ai compagni: «Dobbiamo tirare fuori gli attributi!», lasciando trasparire una frustrazione profonda per l’eliminazione. Ma lo sfogo è andato oltre: il centrocampista francese avrebbe avuto un alterco anche con il viceallenatore Del Rosso, al punto che è dovuto intervenire Baroni in persona per calmare gli animi. Guendouzi, esasperato, ha risposto mandando a quel paese il vice tecnico sulle scale del tunnel.
Un gesto figlio di una delusione cocente, come confermato anche dalle immagini di alcuni giocatori in lacrime al fischio finale. Una scena che racconta quanto la Lazio ci credesse, quanto questa Europa League fosse sentita come un’occasione vera, tangibile, per scrivere una nuova pagina della storia biancoceleste.