


La Lazio rallenta ancora in casa e lascia per strada due punti preziosi. Allo Stadio Olimpico finisce 1-1 contro un’Udinese in grande forma, reduce da tre vittorie consecutive senza subire gol. I biancocelesti, che in trasferta hanno trovato otto successi in questa stagione, continuano invece a soffrire davanti al proprio pubblico: nelle ultime sette gare interne hanno vinto solo contro il Monza, raccogliendo due sconfitte e quattro pareggi. Un rendimento insufficiente per chi sogna la Champions League. Il pareggio con i friulani non consente alla squadra di Sarri di superare la Juventus e di consolidare il quarto posto, lasciando così la Lazio ferma al quinto con un solo punto di vantaggio sul Bologna. Domenica, allo Stadio Dall’Ara, andrà in scena uno scontro diretto cruciale, tre giorni prima del ritorno degli ottavi di Europa League contro il Viktoria Plzen.
La partita si sblocca al 22’ quando l’Udinese approfitta di una grave indecisione della difesa laziale. Gila, Romagnoli e Lazzari si ostacolano a vicenda, lasciando un varco che Thauvin sfrutta alla perfezione per siglare l’1-0. Il francese, già a segno nella gara d’andata, firma così il suo ottavo gol stagionale. La Lazio prova subito a reagire e sfiora il pareggio con Zaccagni, il cui tiro viene respinto dal portiere Okoye, tornato titolare tra i pali dei friulani. L’1-1 arriva pochi minuti dopo grazie a un colpo di testa di Romagnoli, alla sua prima rete in questo campionato e terza stagionale, su assist di Vecino. Il gol viene analizzato per oltre due minuti dal VAR per un possibile fuorigioco, ma alla fine viene convalidato.
Nel secondo tempo la Lazio spinge, ma fatica a trovare spazi. Un episodio chiave arriva intorno all’ora di gioco: Kamara, già ammonito, entra in tackle su Zaccagni a pochi passi dalla porta. L’intervento sembra rischioso, ma l’arbitro e il VAR decidono di non assegnare il rigore, ritenendo che il difensore dell’Udinese sia riuscito a toccare prima il pallone. Un episodio che lascia perplessi i biancocelesti e il pubblico dell’Olimpico.
Negli ultimi dieci minuti la Lazio, ormai stanca e con poche energie, cerca di proteggere il pareggio. Baroni opta per una mossa inedita e sposta il difensore Patric a centrocampo tra Belahyane e Guendouzi, nel tentativo di dare maggiore compattezza alla squadra. L’idea funziona parzialmente: l’Udinese è più brillante nel finale e prova a colpire con qualche ripartenza, ma senza successo.
Marco Baroni ha rischiato molto con una formazione iniziale offensiva, forse eccessivamente sbilanciata. Con la squadra visibilmente affaticata e diversi giocatori alle prese con problemi muscolari – Tavares out, Rovella in panchina – si sarebbe potuta prevedere una strategia più conservativa, magari con un centrocampista in più. Invece, il tecnico ha scelto di insistere con il 4-2-3-1, che in alcuni momenti è sembrato addirittura un 4-2-4. Dia, schierato come trequartista, è stato costretto a ripiegare spesso in difesa per tamponare la superiorità numerica dell’Udinese a centrocampo, dove Runjaic ha impostato un efficace 3-5-2.
Lazio-Udinese 1-1 (1-1)
Lazio (4-2-3-1): Provedel, Lazzari, Gila, Romagnoli Marusic, Guendouzi, Vecino (20′ st Belahyane), Isaksen (36′ st Patric), Dia (21′ st Pedro), Zaccagni, Tchaouna (1′ st Noslin). (35 Mandas, 55 Furlanetto, 2 Gigot, 6 Rovella, 7 Dele-Bashiru, 25 Provstgaard, 26 Basic, 27 Ibrahimovic). All.: Baroni.
Udinese (4-4-2): Okoye, Kristensen, Bijol, Solet Ehizibue (45′ st Rui Modesto), Lovric (21′ st Zemura), Karlstrom, Ekkelenkamp (21′ st Payero), Kamara (21′ st Atta), Thauvin (36′ st Davis), Lucca. (93 Padelli, 66 Piana, 6 Zarraga, 7 Sanchez, 20 Pafundi, 21 Iker Bravo, 22 Brenner, 27 Kabasele, 30 Giannetti, 99 Pizarro). All.: Runjaic.
Arbitro: Piccinini di Forlì.
Reti: nel pt 22′ Thauvin, 32′ Romagnoli, Angoli: 9-4 per l’Udinese.
Recupero: 2′ e 5′.
Ammoniti: Kamara, Lovric, Karlstrom, Payero, Vecino e Lazzari per gioco falloso.



















