La mostra fotografica dedicata a Tommaso Maestrelli, realizzata dalla S.S. Lazio Ciclismo con la collaborazione della S.S. Lazio Motociclismo, dell’Associazione Culturale “Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento”, della Lega dei Collezionisti e della Testata Lazialità, con il patrocinio della Regione Lazio, fa tappa a Nepi.
La mostra per la prima volta è stata allestita nella sala della Protomoteca del Campidoglio, lo scorso 7 ottobre 2022, giorno della grande celebrazione organizzata in occasione del compleanno del tecnico che regalò lo storico primo scudetto alla Lazio, che ha visto la partecipazione del figlio Massimo Maestrelli, di alcuni protagonisti della stagione 1973/74, di molte personalità politiche, dell’ambiente Lazio e dello sport capitolino.
E’ stata poi portata dagli organizzatori in altre sedi prestigiose, dove ha riscosso grande affluenza e grandi consensi, dal 28 novembre al 3 dicembre 2022 presso il Palazzo Comunale di Velletri; dal 4 all’11 dicembre 2022 presso il Palazzo Sforza Cesarini di Genzano; dal 14 al 21 dicembre 2022 presso l’Ice Park del Foro Italico, a Roma, e dal 21 al 29 gennaio 2023 presso la Sala Borghesani di Palestrina.
Dal 1 al 10 aprile, grazie all’impegno e alla volontà e del Lazio Club Tommaso Maestrelli di Nepi, che ha affiancato gli organizzatori nell’iniziativa, la mostra sarà visitabile gratuitamente all’interno della sala consiliare del Comune della cittadina della Tuscia, ed aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00. L’inaugurazione sabato 1° aprile alle 17.00 alla presenza delle autorità cittadine, di tanti tifosi e di alcuni personaggi del mondo biancoceleste che verranno svelati all’ultimo momento. Un’ occasione unica per gli sportivi del viterbese che potranno immergersi nel mondo di Tommaso Maestrelli e tuffarsi nei ricordi, attraverso 40 pannelli che riportano alla memoria uno dei momenti più belli storia del club più antico della Capitale, attraverso immagini inedite che immortalano lo stesso Maestrelli e i giocatori del primo scudetto non solo sul campo di gioco ma anche durante gli allenamenti e in momenti di vita privata.
Dopo Nepi la Mostra farà tappa anche a Malta su espressa richiesta del Lazio Club Malta.
CHI E’ STATO TOMMASO MAESTRELLI-
Nato a Pisa il 7 ottobre 1922, nel 1935 Tommaso Maestrelli si stabilì a Bari con la famiglia, dove il padre ferroviere era stato chiamato a prestare servizio. Dopo aver militato nelle giovanili dei biancorossi pugliesi ed aver esordito in prima squadra appena sedicenne, fu chiamato alle armi quando l’Italia entrò nel secondo conflitto mondiale. Inviato sul fronte jugoslavo, fu dapprima ferito, poi catturato e rinchiuso in un campo di prigionia tedesco; dopo una rocambolesca evasione, riuscì ad unirsi alla resistenza prima del ritorno in patria, alla fine del conflitto.
Dopo aver disputato, nel 1948, le Olimpiadi di Londra, fu acquistato dalla Roma. Nel 1949 fu invitato dal Grande Torino a partecipare alla disgraziata trasferta di Lisbona del 3 maggio 1949, ma il passaporto scaduto lo salvò dalla strage di Superga. Alla fine del campionato 1950-51, Maestrelli fu ceduto alla Lucchese, nelle cui fila fece la sua prima esperienza in panchina come giocatore-allenatore. Chiuse la carriera a Bari e iniziò subito ad allenare le formazioni giovanili, con una brevissima puntata come tecnico della prima squadra.
Al primo vero incarico da allenatore, centrò subito l’obiettivo e portò la Reggina alla conquista della prima storica promozione in Serie B, vincendo il premio “Seminatore d’oro” come miglior allenatore di Serie C del campionato 1964-65.
Passò al Foggia, nel suo primo anno fu nuovamente premiato con il “Seminatore d’oro”, mentre nella stagione 1969-70 conquistò la promozione nella massima serie. Nel 1971 Tommaso venne chiamato a sostituire Juan Carlos Lorenzo sulla panchina di una Lazio appena retrocessa in Serie B. Tra lo scetticismo generale e uno spogliatoio da ricostruire, Maestrelli riportò la Lazio subito nella massima serie, gettando le basi per il miracolo. Infatti, dopo aver perso il titolo all’ultima giornata nel campionato 1972-73, colse la vittoria nella stagione successiva, rendendo quella squadra immortale. Purtroppo, l’anno successivo fu colpito da una grave malattia e, dopo aver salvato la Laziodalla retrocessione nel 1976, lasciò la vita terrena dopo pochi mesi.