Probabilmente è stata l’ultima partita in casa di Romelu Lukaku. Una domenica calcistica dalle forti emozioni terminata con il risultato positivo dei giallorossi.
La giornata dei colori capitolini è iniziata bene con la vittoria della Roma Women che ha sollevato al cielo il secondo scudetto consecutivo. Punti guadagnati contro la Fiorentina al tre fontane dove le giallorosse hanno piantato la bandierina con un distacco di 11 punti sulla diretta inseguitrice.
Nel pomeriggio altalena emotiva con la lazio impegnata a Milano contro l’Inter già campioni d’Italia 2024. I biancocelesti hanno dominato a lungo una partita contro ì nero azzurro urti campiona già da un mese. Kamada che ha messo a segno per lo 0-1 provvisorio. Nella ripresa la lazio ha esaurito le energie disponibili e Lautaro colpisce il palo con un colpo di testa facendo presagire il continuo della fase offensiva interista. Fase che si concretizza sempre con un colpo di testa di Dumfries subentrato nel secondo tempo.
vano quindi il tentativo della Lazio di guadagnare punti sicuri, alle 20.45 è il turno della Roma. Forte del risultato della Lazio la Roma avrebbe dovuto spingere sin da subito, ma si è trovata a lungo bloccata da una difesa bassa in grado di respingere gli attacchi ravvicinati. Ai giallorossi non è rimasto che tentare i tiri da fuori, tutti alti sopra la traversa. I 67.334 spettatori presenti hanno sostenuto la squadra. Lukaku per Pellegrini, Paredes per Angelino da calcio d’angolo, uno due tra Pellegrini e Baldanzi, Bove per Paredes, nessun azione di gioco concretizzata con un Genoa agguerrito che ha reso vano tutti i tentativi cercando a volte penetrazioni nell’area giallorossa. Primo tempo deludente fischiato da alcuni mentre la curva ha mantenuto i cori ad alto volume.
Nel secondo tempo i primi cambi con El Sharaawi per Baldanzi e Dybala per Pellegrini. Mister De Rossi inserisce forze fresche di qualità nei reparti. Il Genoa risponde con Thorsby per Strootaman che esce emozionato tra gli applausi del pubblico dell’Olimpico. L’ex giallorosso si porta più volte la mano sul cuore rispondendo all’applauso dello stadio.
La partita della Roma sembra iniziare in questo momento con Lukaku che al 68’ parte in velocità in contropiede e tenta il tiro ma trova Martinez pronto nella risposta.
La Roma in dieci per l’espulsione di Paredes, prova ancora a reagire con Angelino da fuori area e Martinez che ci mette una pezza ma nulla può al 79’ contro un fulmineo colpo di testa di Lukaku servito da El Sharaawi che mette la palla nell’angolino in basso a destra del portiere.
La partita finisce di fatto qui, con l’uomo partita che è, molto probabilmente, alla sua ultima partita in casa con la casacca giallorossa che raggiunge quota 13 gol in campionato per questa stagione eguagliando Gabriel Omar Batistuta e Vincenzo Montella alla prima stagione.
Un festeggiamento del gol che sa di ringraziamento ai tifosi che lo hanno supportato, una contentezza per aver trascinato questa squadra nella speranza della Champions, quello che non è riuscito oggi alla Lazio. Un festeggiamento che, onestamente, non vale per la posizione ne in classifica occupata ed oggi consolidata. Il sesto posto non può essere per i tifosi motivo di festeggiamento. Può valere con la speranza un posto in Champions per la prossima stagione, ma gli obiettivi erano davvero ben altri. Chissà se, con la firma odierna del nuovo direttore sportivo, Florent Ghisolfi, il prossimo mercato possa rendere la Roma più competitiva senza sperare a fine stagione?