Dall’Atlantico al Tevere. Bruno Mascarenhas, nato portoghese e diventato italiano ormai da più di 20 anni, canottiere, medaglia olimpica ad Atene 2004, forse uno dei più profondi conoscitori del percorso della Corsa di Miguel, a cui ha partecipato dalle primissime edizioni, sarà il numero 1 della gara intitolata al podista poeta desaparecido argentino che si svolgerà il 22 gennaio con il tradizionale arrivo all’Olimpico. “Un premio a tutto quello che ha fatto ieri come atleta e a quello che fa oggi e farà domani come allenatore, animatore, ambasciatore dello sport, non solo del suo, ma anche di tutti gli altri”, dice il professor Giorgio Lo Giudice, presidente del Club Atletico Centrale, società organizzatrice della corsa.
Mascarenhas negli anni ha scoperto tante passioni sportive, dal podismo alla mountain bike e condividerà i 10 chilometri della Corsa di Miguel ormai conosciuti a memoria insieme con il suo amico Massimiliano Rosolino, l’olimpionico dei 200 misti a Sydney 2000. “Conosco quel percorso ramo per ramo e tombino per tombino”, ha detto Mascarenhas commentando una delle sue tante corse per Miguel. Nel 2022, concluse la prova in 44 minuti e 46 secondi, chissà se il numero 1 lo aiuterà a migliorarsi con i colori della “sua” Canottieri Roma.
La Corsa di Miguel sarà presentata martedì nella Sala della Protomoteca in Campidoglio alle 11. In quell’occasione prenderanno la parola anche le associazioni che hanno “adottato” diversi tratti del percorso della Corsa di Miguel con un gemellaggio che darà la possibilità di conoscere esperienze, campagne, storie, progetti di tante realtà tradizionalmente vicine alla Corsa di Miguel.