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Golden Gala Pietro Mennea: chi gioca in casa (e chi no)

Simonelli

Ci siamo: venerdì è il giorno del meeting più importante d’Italia, il Golden Gala Pietro Mennea, in un Olimpico reduce dai Campionati Europei di atletica e da un’estate extra-calcistica condita da importanti concerti. Le competizioni inizieranno alle 19.30 con il disco maschile, mentre la diretta TV coprirà in diretta le gare dalle 21 alle 23.

Dopo la rassegna olimpica e in attesa di quella paralimpica (ci saranno anche i 100 metri Fisdir alle 20.20 e alle 20.33, dunque visibili solo dal vivo), gli atleti e le atlete vanno a caccia di punti per qualificarsi alle finali della Diamond League, in programma il 13 e il 14 settembre a Brussels. Lo spettacolo, dedicato all’eterno campione pugliese, si preannuncia fantastico.

Le stelle della serata saranno infatti brillantissime: l’ultima conferma in ordine temporale è quella di Faith Kipyegon, campionessa olimpica e primatista mondiale dei 1500 metri, che gareggerà insieme alla neo-primatista italiana della distanza Sintayehu Vissa ed a Nadia Battocletti, strepitosa a Parigi con l’argento nei 10.000 dopo il quarto posto (e momentaneo bronzo) nei 5.000. Dalle parti della pedana del getto del peso sarà presente il detentore del WR e campione di tutto del getto del peso Ryan Crouser, insieme ad un Leo Fabbri che cerca una piccola rivincita dopo le Olimpiadi, a Joe Kovacs ed a Zane Weir.

I 100 maschili vedono Jacobs e Ali, oro e argento agli Europei, contro il gotha della velocità mondiale, a partire dal campione olimpico dei 200 Tebogo, dall’argento dei 100 Thompson e dal 3 volte vincitore del Golden Gala Kerley (2 nei 100 nelle ultime due edizioni, una nei 400 nel 2018). Il campione olimpico di Tokyo ed il lombardo di stanza a Roma sono pronti a vendere cara la pelle. Grande startlist anche per i 400 piani, con i favori del pronostico per l’olimpionico “di rimonta” Quincy Hall e con l’azzurro Luca Sito pronto a godersi una grande esperienza.

Nel salto in alto Gimbo Tamberi e Stefano Sottile contro Hamish Kerr, mentre nei 3000 siepi femminili c’è il podio olimpico al completo, Javi, Chemutai e Cherotich; nel disco uomini il primatista mondiale Alekna sfida il campione olimpico Stona. Altri ori olimpici parigini nei 100hs donne, con Masai Russell che avrà tante avversarie dai PB molto vicini al suo, e con Tara Davis-Woodhall, pronta a tifare tra pochi giorni il suo compagno ai giochi paralimpici (assente Larissa Iapichino). I 200 e 400hs donne vedranno come favorite rispettivamente le statunitensi Brittany Brown ed Anna Cockrell; per i 5000 uomini, invece, occhi puntati su Kwemoi e Fisher, argento e bronzo allo Stade de France.

Nei 110hs (non validi per i punteggi del circuito Diamond League) uno dei romani più importanti del nostro panorama sportivo, Lorenzo Ndele Simonelli, per provare a riprendersi dalla delusione a 5 cerchi. Il ghiaccio è stato rotto nell’ultima uscita a Losanna, in cui l’ostacolista dell’Eur si è detto soddisfatto di essere riuscito a portare a termine la gara con una prestazione “consistente”. Quella del Golden Gala è per lui un’altra occasione per tornare a guardare avanti con fiducia e con la sua solita grinta. Nelle altre corsie ci saranno gli spagnolo Llopis e Martinez, gli americani Tinch ed Edwards, il francese Zhoya, i jamaicani Bennett e Mc Leod e l’azzurro Fofana.

Nel triplo un altro romano acquisito come Andy Diaz Hernandez, che a Parigi ha colto “la fortuna al balzo” conquistando un fantastico terzo posto dopo essersi qualificato alla finale con l’ultima misura disponibile, quella del dodicesimo posto. Si è detto non completamente soddisfatto del risultato – avrebbe voluto vincere – ma comunque felice di aver regalato una medaglia all’Italia, proprio 12 anni esatti dopo quel 9 agosto 2012 in cui il suo allenatore e ormai quasi secondo papà Fabrizio Donato conquistò il bronzo a Londra. Per quanto riguarda la gara di venerdì, la minaccia numero uno è il burkinabè Zango, ma il saltatore italo-cubano ha la miglior misura stagionale del parterre ed è pronto a stupire l’Olimpico per la prima volta in azzurro (agli Europei non era ancora “eleggibile”).

Farà parte della gara dell’asta femminile, infine, Roberta Bruni, romana di nascita cresciuta tra Poggio Mirteto e Rieti. Per i colori azzurri, oltre alla primatista italiana, sarà in pedana anche Elisa Molinarolo, molto amica con Bruni – la sportività è di casa come sempre nel salto con l’asta – e reduce dal meraviglioso sesto posto con PB di Parigi. Favorite due delle tre atlete che allo Stade de France sono andate a medaglia, l’oro Nina Kennedy ed il bronzo Alysha Newman, con Moser, Morris e McCartney pronte ad inserirsi. Anche per Roberta, come per Lollo, un’ottima circostanza per ripartire, godersi l’affetto del suo pubblico, e, chissà, magari portare a casa qualcosa di prestigioso, insieme a dei bei ricordi.

Per concludere, vorrà tornare a stupire dopo una scoppiettante prima parte di stagione, come accennato, Chituru Ali. Un 100 metri stellare in cui sprigionare la sua potenza: male che andrà, sarà un altro tassello di esperienza da aggiungere ad un’annata che ha portato un salto di qualità e nuove consapevolezze. Sarà una serata dall’altissimo tasso adrenalinico anche per il suo coach Claudio Licciardello, che qualche ora dopo tiferà a distanza per un altro gioiellino del suo gruppo di allenamento (Eduardo Longobardi, 20.53 sui 200 quest’anno, impegnato proprio sabato notte nell’eventuale finale dei Campionati Mondiali U20 di Lima).

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Crediti foto di copertina: IG worldathletics