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La Roma si salva in extremis col Bologna, decisivo Dovbyk ed il VAR

foto esterna: AS Roma

Prima giornata di ritorno conclusasi con un insipido pareggio (2-2) che non regala grandi emozioni a nessuna delle due squadre, nonostante le buone prestazioni portate questa sera in campo allo stadio Dall’Ara, sia dal Bologna che dalla Roma in trasferta.

L’arbitro fischia e la partita comincia con un pressing molto alto da parte dei rossoblu che spostano subito la gara nella metà campo degli ospiti senza però riuscire a concretizzare grandi risultati. La Roma con il passare dei minuti inizia ad ingranare sempre meglio, manovra la partita a suo favore e risponde colpo su colpo agli attacchi dei rossoblu. Nonostante i diversi tentativi di vantaggio, effettuati soprattutto dalla squadra di casa, i primi 45 minuti di gioco si concludono sullo 0-0 rimandando negli spogliatoi i ragazzi con un nulla di fatto e tanta grinta da dover riporre nel secondo tempo per guadagnare la vittoria.

Il secondo tempo di gioco è ricco di colpi di scena; al 58’ minuti di gioco arriva il goal di vantaggio per i giallorossi grazie e Saelemaekers, ex rossoblu, che per rispetto non esulta ma porta avanti la Roma. Nei successivi 10 minuti, però, la squadra di mr. Italiano spinge il piede sull’acceleratore e totalizza due goal grazie a Dallinga e Ferguson (quest’ultimo su rigore) spiazzando la squadra di mister Ranieri e andando in vantaggio sul 2-1.

Il match prosegue con il Bologna che gioca a testa alta sul prato di casa; la Roma non molla ma non trova sbocchi per la vittoria, Ranieri a volta sua effettua cambi per alzare un po’ il gioco, esce dal campo anche Saelemaekers avvolto dagli applausi sia dei tifosi di casa sia dei tifosi giallorossi.
La sfida va avanti senza grossi sussulti fini agli ultimi minuti di gioco in cui la Roma guadagna un calcio di rigore in cui Dovbyk trova la rete e porta la squadra capitolina al pareggio finale (2-2).
Su conclude così, un finale dolce amaro per entrambe le squadre protagoniste di questo match; per la Roma, però, è la 17esima partita lontana dal campo dell’Olimpico in cui non trova la vittoria, l’ultima infatti risale all’ormai lontano 25 aprile 2024.

La prossima partita per i giallorossi si giocherà in casa contro il Genoa guidato da mr. Vierà e per i giocatori giallorossi e i loro tifosi la vittoria è auspicabile.

Le parole di mister Ranieri a DAZN:

Quando Dovbyk si è avvicinato, lei lo ha caricato: voleva essere proprio fisicamente al giocatore?

“No, volevo dire che lo doveva battere lui il rigore, perché Zalewski aveva preso la palla in mano e volevo che andasse lui dal dischetto”.

Si sentiva che avrebbe fatto gol.

“No, perché è uno dei tre rigoristi: Dybala, Paredes e lui. Non essendoci gli altri due, era normale che fosse lui il prescelto”.

È stato un punto guadagnato con tanta sofferenza. Nel complesso è soddisfatto di questa Roma o la vittoria in trasferta le manca tanto?

“No, penso che manchi più a voi che a me. Vedo che ci battete, giustamente, ma fino al 25 aprile abbiamo ancora tempo. Abbiamo fatto un buon primo tempo, dove avevamo creato più palle gol di loro. Si sono lamentati per il rigore dato all’ultimo e non capisco perché: loro ne hanno avuto uno perché un nostro giocatore l’ha sfiorata con la mano e anche loro l’hanno presa con un braccio. Non diciamo niente sul possibile rigore nel primo tempo su Saelemaekers. Forse, è stato colpito leggermente, e se non è subentrato il VAR è perché ha prevalso il giudizio dell’arbitro.

Quanto alla partita, stavamo facendo il secondo gol e ci è sfuggita di mano. Lì è stato molto bravo il Bologna, che ha avuto anche due, tre contropiedi per farci male. A quel punto è cambiata la partita. Ho messo dei giocatori più freschi perché la gara andava ripresa e, al di là del risultato – e sono molto felice per avere pareggiato all’ultimo secondo – sono contento perché chi è entrato lo ha fatto con quella voglia, con quella determinazione che mi aspettavo”.

Non è un po’ amareggiato? Manca un po’ quella maturità, quella lettura delle partite che permette di non prendere dei contropiedi, come Dominguez passa attraverso due giocatori.

“È vero, anche Paredes ha provato a fare fallo ma Dominguez è stato troppo sgusciante. Complimenti a loro. Peccato, perché va bene provare a fare il secondo gol ma non dobbiamo prendere quelle ripartenze. Con la Lazio eravamo stati bravissimi a non prenderle, e invece oggi siamo ricaduti in questo particolare del calcio sul quale dobbiamo migliorare”.

Come si lavora, come si a risolvere il problema?

“Dobbiamo essere più attenti sulle preventive. Quando partiamo per fare gol, andiamo con troppi uomini, e invece ci devono essere gli uomini giusti sulle preventive per non far ripartire l’avversario. Con tutto che ne parliamo e che ci alleniamo su questo, nel momento ce ne dimentichiamo. Solo lavorando possiamo migliorare”.

Prima del Napoli ci sono Genoa e Udinese: sono partite dove poter recuperare punti?

“Noi proviamo a farlo in ogni partita, qualche volta ci riesce e qualche altra meno. Siamo partiti con l’handicap ma la squadra c’è, la voglia di far bene c’è, e questo mi dà molta convinzione, molta determinazione che io cerco di trasferire ai miei ragazzi”.