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L’ATLETICA GIOVANILE ROMANA VINCE E SOGNA

L’Italia domina il medagliere degli Europei U18 grazie anche ai giovani atleti capitolini

La rassegna continentale dedicata alla categoria Allievi svoltasi in Slovacchia, a Banska Bystrica, è stata un trionfo azzurro: 7 medaglie d’oro, 3 d’argento e 5 di bronzo.

Alcuni degli atleti che hanno contribuito alla vittoria nel medagliere provengono proprio da Roma. Kyan Daniel Duffy Escalona (Kronos) ha conquistato l’oro nei 110hs con la Miglior Prestazione Italiana di categoria (per gli under 18 non si parla ancora di “record italiano”). Pietro Villa, anche lui atleta della Kronos Roma, ha ottenuto il titolo nel giavellotto, a sua volta con MPI.

Kyan è di Trevignano Romano, frequenta una scuola inglese ed è anche una promessa dell’equitazione. Porta avanti parallelamente i due sport: ciò toglie anche un po’ di senso responsabilità al ragazzo, che sin da piccolo ottiene ottimi risultati da entrambe le parti. Si allena allo Stadio della Farnesina; si cimentava anche nelle discipline dei salti in estensione prima di procurarsi due fratture all’alluce e concentrarsi sul rettilineo con barriere sotto la guida di Martina Onza. Ai Campionati Italiani di categoria quest’anno è partito male, e dopo la prima barriera si è trovato ad inseguire; non essendo abituato a farlo, si è trovato in difficoltà. Nelle settimane precedenti alla rassegna continentale si è allenato quindi, con la collaborazione dei compagni di allenamento, a correre contro atleti che lo affiancassero tra le barriere.

Pietro a 6 anni lanciava i sassi nei torrenti più lontano del papà. Ha praticato nuoto, hockey su prato, tennis e soprattutto basket. Dopo il titolo italiano cadetti di due anni fa ha deciso di lasciare la pallacanestro per concentrarsi sull’atletica. Frequenta il liceo classico Torquato Tasso, e fa parte dei 4000 studenti-atleti italiani (che dovrebbero essere aiutati nella loro doppia attività dai professori, ma spesso in pratica non lo sono). Anche lui svolge allo Stadio della Farnesina la parte di allenamento legata alla preparazione atletica, continuando a dedicarsi anche al salto in lungo con buoni risultati ed evitando una specializzazione precoce. Per le sessioni di tecnica relative al giavellotto – svolte insieme alle istituzioni romane del settore Elio e Fabio Olevano – si divide a fatica tra la stessa Farnesina, dove è possibile lanciare soltanto il lunedì e il venerdì dalle 18 alle 19.30 senza un’illuminazione adeguata, e Tor Tre Teste, campo in cui è oramai da tempo impossibile effettuare rincorse complete con bloccaggio.

Nessun atleta italiano era mai riuscito a vincere una medaglia internazionale a nessun livello nel giavellotto: lui ce l’ha fatta, proprio nel giorno del compleanno del compianto zio Fulvio, al quale è intitolato l’importante Trofeo di marcia.

Due medaglie di bronzo degli Europei U18 provengono invece da Ostia, casa delle Fiamme Gialle Simoni: Tommaso Ardizzone ha migliorato il primato di Beria/Sibilio nei 400hs e Tommaso Carfagna ha contribuito al terzo posto della staffetta 100+200+300+400 che ha visto anche il velocista della Romatletica Valerio Mazzilli correre in batteria. 

Dunque, ancora una volta la forza di volontà di ragazzi che si impegnano, allenatori che si confrontano con efficacia, e società che coordinano con passione le attività.

Gli Europei casalinghi non hanno portato, purtroppo, investimenti sugli impianti, ad eccezione della zona del Foro Italico. Hanno regalato, sì, tante medaglie con vista Parigi: le vittorie portano sogni, ancor di più in queste giornate preolimpiche. I giovani campioni di Banska seguiranno, speranzosi e con delle medaglie europee al collo, i loro colleghi più grandi.

Si ringraziano molto Valeria Accili per le foto, Alberto Villa e Mauro Laudani per le informazioni.