A pochi giorni dalla conferenza stampa dell’edizione 2019 della tradizionale Corsa di Miguel, trapela la notizia del ritorno nella ventesima edizione della competizione podistiva di uno degli atleti simbolo: Martin Sharples.
L’argentino, capitano del Club Atlético Porteño di San Vincente, storico club di rugby di Buenos Aires, Martín fu investito da un’auto pirata mentre si recava alla partita e subì l’amputazione della gamba sinistra.
Fu la corsa a dargli una nuova energia, con una protesi che all’epoca non era performante per questo nuovo sport scelto. Nel 2000 venne a conoscenza della corsa di Miguel a Roma, dedicata al suo connazionale Miguel Sanchez e partecipò alla gara competitva nella capitale italiana. Lungo il tracciato – in una giornata fredda e piovosa – Martín cadde e ruppe la protesi. Ma, anche in questo caso, non si perse d’animo: aiutato da altri due concorrenti, riuscì comunque a tagliare il traguardo nello stadio Paolo Rosi commosso per la prestazione. A distanza di 18 anni Martin Sharples, l’atleta militante come viene denominato in Argentina, torna alla Corsa di Miguel questa volta con l’intento di tagliare il traguardo sulla storica pista all’interno dello Stadio Olimpico.