Con la finale degli 800 metri si conclude la seconda giornata del trofeo Internazionale Settecolli di Roma.
Il campione mondiale Gregorio Patrinieri nel 1500 metri, ancora una volta detta legge nella vasca dei 50 metri privo del suo avversario Gabriele Detti colto da un leggero stato influenzale che ha reso impossibile la sua presenza in acqua. E così Greg ha avuto di fatto campo libero nella piscina del Foro Italico di Roma con un tempo di 14’49″06 che diventa subito record della manifestazione azzerando quello precedente di 14’50″59 raggiunto nel 2008 da Federico Cobertaldo che a fine gara ha dichiarato: “Gareggiare al Sette Colli è sempre emozionante, a Roma sono ormai di casa. Non mi aspettavo quest’accoglienza da parte del pubblico. Speravo di nuotare anche più veloce ma sono soddisfatto della mia prestazione, sono stanchissimo. Mi dispiace molto per Detti. La visita al papa è stata emozionante”.
Un tifo da stadio ad opera degli oltre 4000 presenti sulle tribune che ha incitato l’azzurro ad ogni bracciata fino all’ultima vasca dove ha lasciato oltre 48 secondi di distacco dal secondo, il ceco Jan Mika che dichiara di non non avevo mai provato i 1500 quest’estate ma è comunque soddisfatto della sua prestazione spendendo inoltre apprezzamenti per la piscina romana e per il trofeo a cui ha partecipato. terzo classificato l’inglese Tom Derbyshire che ringrazia il pubblico per il calore dimostrato durante la gara.
Ma le emozioni azzurre sono rivolte anche verso Ilaria Bianchi nei 100 metri Farfalla. L’azzurra si impone sulla connazionale Elena Di Liddo con il tempo di 57″89 dichiarando di aver perso qualche decimo nel finale e che quindi ci sono margini di miglioramento in vista dei prossimi campionati mondiali di Budapest. Elena di Liddo si confessa di essere stata molto tesa per questa gara in quanto in attesa delle convocazioni per il mondiale ma che comunque ha raggiunto il crono di 58″05 in costante miglioramento dall’inizio della stagione. Terza classificata infine l’ungherese Liliana Szilagyi con un tempo di 58″48.
In chiusura la gara clou è stata quella dei 50 metri rana maschili con a partecipazione del campione mondiale ed uropeo Adam Peaty che vince con un tempo di 26″61 ottenendo anche il tl record del Settecolli seguito dal brasiliano Joao Gomes con il crono fermo a 26″95 e terzo sul podio il diciassettenne azzurro Nicolò Martineghi che dichiara: “Essere qui è meraviglioso e sfidare Peaty è sempre un grande stimolo. Sono contento dei miei progressi. I margini di miglioramento sono ampi. Posso solamente crescere”.
Le altre finali riservano crono d’eccellenza. L’ottavo record della manifestazione è griffato dal magiaro Tamas Kenderesi che si impone nei 200 farfalla in 1’54”33, che vale la terza prestazione mondiale stagionale e migliora l’1’54”68 del connazionale Laszlo Cesh del Sette Colli edizione 2016; dietro al bronzo olimpico ed europeo il sudafricano Chad Le Clos in 1’54”87 e il giapponese Daiya Seto in 1’56”05. Nei 100 dorso femminili vittoria della ceca Simona Baumrtova in 1’00”21 che precede l’australiana Madison Wilson in 1’00”34 e l’ungherese Kira Touissant in 1’00”57. Tra i maschi il tedesco Christian Diener si impone in 54”54, beffando l’ungherese Gabor Balog secondo in 54”59 e Matteo Milli (SMGM Team Lombardia), già terzo nei 50, in 54”60.
A seguire le finali dei 400 misti. Vincono l’inglese Hannah Milley, bronzo iridato a Shangai 2011 e continentale a Londra 2016, in 4’36”28 e il campione europeo David Verraszto con il miglior crono mondiale stagionale e record della manifestazione di 4’07”47, polverizzando il 4’12”04 di Luca Marin del 2012.
Due gare e altrettanti successi per Ranomi Kromowidjojo che, dopo i 50 farfalla, vince i 100 stile libero in 53”03. La 27enne di origini surinamesi, argento olimpico a Londra 2012, nuota a tre centesimi dal record della manifestazione (53”00 della svedese Sarah Sjoestroem del 2015), mettedosi alle spalle la danese Pernille Blume in 53”59 e la svedese Michelle Coleman in 53”64; sesta Federica Pellegrini in 54”48 (26”53 ai 50), nonostante un buon ritorno negli ultimi venticinque metri. Si prosegue con i 200 stile libero maschili e il primo posto di Tae-Hwan Park (argento olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012 e bronzo iridato a Melbourne 2007 ma successivamente macchiati da una squalifca per doping) che tocca in 1’46”89; alle spalle del 28enne di Seul gli inglesi Nicholas Grainger in 1’48”30 e Duncan Scott in 1’48”47.
Doppietta british nei 50 rana femminili. Successo di Sarah Vasey che in 30”73 brucia Imogen Clark, seconda in 30”78; terza Ilaria Scarcella (CC Aniene) in 31”31, tempo mai nuotato negli ultimi due anni dall’allieva di Massimo Meloni.
Sulla vittoria dell’ungherese Boglarka Kapas negli 800 stile libero in 8’23”71 cala il sipario sulla seconda giornata degli Internazionali di Nuoto; dietro alla campionessa europea e bronzo olimpico si piazzano Simona Quadarella (CC Aniene) in 8’29”53 (quarta prestazione personale di sempre) e l’australiana Jessica Ashwood in 8’31”40.
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