Margherita PanzieraL’ultima giornata prometteva nuove emozioni sin dalle dichiarazioni della mattina dopo l’avvio delle batterie giornaliere. E si è avverato quanto declamato sotto il sole della mattinata: nella finale A della gara dei 200 dorso femminili, dopo quattro vasche di fatica la Trevigiana di Montebelluna Margherita Panziera strappa con rabbia e tantissima emozione il record italiano detenuto da Alessia Filippi dopo ben 9 anni di resistenza sugli albi con un tempo di 2’07”16. Emozione e lacrime di gioia sin nella vasca in attesa dell’ufficializzazione cronometrica, in cui l’atleta di 23 anni non riusciva quasi a proferire parola e rispondere alle congratulazioni delle avversarie. E di soddisfazioni dal 2018 ne ha davvero tante Margherita, soprattutto pochi giorni fa nei giochi del mediterraneo a Tarragona in Spagna in cui l’astro nascente ha portato a casa ben 4 medaglie d’oro, e le aspettative per il futuro sembrano essere importanti. Un anno in continua crescita non solo in ottica di capacità tecnica ma anche sopratutto mentale per la gestione della gara. Il record battuto non è solo il record italiano, ma anche il record della manifestazione ottenuto nel 2012 dalla giapponese Aya Terakawa.
Ma il 55° trofeo Settecolli non ha portato solo record e soddisfazione nei colori azzurri. E’ andato ben oltre con un record mondiale da
Gran finale con Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza, d’oro e d’argento nei 1500 stile libero per vederli abbracciati sul podio a ricevere gli applausi del pubblico di Roma che anche oggi ha riempito le tribune Tevere e Monte Mario.
Il campione olimpico, indossando la copia della cuffia bianca regalata a Papa Francesco, il due volte campione del mondo e tre volte campione europeo vince in 14’49″32. “Pensavo di andare più lento, invece è andata meglio del previsto. Il Sette Colli è la migliore competizione d’Italia”. Queste le parole del campione di Carpi a fine evento.