Dopo aver ottenuto lo straordinario risultato di accedere per la prima volta alle semifinali di un torneo olimpico, la squadra di Julio Velasco non si ferma e si scaglia come uragano contro la Turchia di Santarelli (3-0 – 25-22, 25-19, 25-22).
Una partita eccezionale, con un risultato che parla chiaro: un tre a zero che stende le ambizioni di un avversario forte e agguerrito. Brillano tutte le stelle azzurre, gruppo fantastico messo su dal tecnico argentino dopo la disfatta dello scorso europeo con al timone Mazzanti. La chiave di tutto è insita nella gestione del gruppo, coeso, tosto e caparbio. Lontana ormai la rivalità tra Paolo Egonu ed Ekaterina Antropova, scelta perfetta quella di dare a Danesi la fascia di capitano ed azzeccate tutte le mosse tattiche fin qui adottate.
Primo set subito molto equilibrato, ma con le azzurre che hanno dato da subito l’impressione di essere ben dentro il match; Egonu è stata il solito infallibile terminale d’attacco, ma le sue compagne non sono state da meno con Bosetti brava a dare equilibrio in ricezione, ma anche autrice di punti in attacco e a muro in alcune fasi clou del parziale. Con le squadre in parità fino al 16-16, Danesi e compagne hanno poi piazzato un piccolo allungo (+4, 20-16) rivelatosi poi decisivo e gestito fino al 25-22 valso l’1-0.
Nel secondo set ancora grande equilibrio e con le azzurre nuovamente molto brave a gestire le fiammate delle avversarie che hanno provato in più di un’occasione a cambiare l’inerzia dell’incontro senza successo, però. Velasco, come nel primo set, ha anche cambiato la diagonale inserendo Cambi e Antropova per far respirare Orro ed Egonu, ricevendo le medesime garanzie con l’opposto che ha realizzato 5 punti di cui 2 ace. La fase conclusiva del parziale è ancora di marca azzurra con la nazionale tricolore in grado di scappare nel finale: il 25-19 vale il 2-0.
Terzo set ancora con le turche che hanno provato a sorprendere le azzurre in avvio, ma Danesi e compagne sono state brave a incassare i colpi e ripartire cercando di gestire una situazione complicata (16-18, 17-19). Il finale è stato rovente con le azzurre che hanno impattato la situazione sul 20-20 (22-22) prima di chiudere set e match sul 25-22.
JULIO VELASCO: “Inutile dire che è stata una bellissima partita, loro hanno difeso molto e contrattaccato con la Vargas che era molto difficile da fermare. Onestamente oggi abbiamo commesso più errori che in altre partite perché c’era tensione. A volte è stato difficile gestire certe situazioni, ma man mano che il set andava avanti noi siamo migliorati e proprio per questo siamo riusciti a vincerli recuperando, tra l’altro e questo è importante; non avevamo mai giocato una partita dove abbiamo dovuto recuperare in tutti e tre i set. Siamo alla prima delle due partite più importanti, questa ce la siamo portata a casa, ci siamo riusciti vincendo con un altro 3-0, però dobbiamo resettare velocemente perché la finale sarà tutta un’altra partita, potrà succedere di tutto come in tutte le finali, figuriamoci poi squadre fortissime come gli Stati Uniti. Dobbiamo concentrarci sul qua e ora, lo ripeto continuamente alle ragazze, non dobbiamo concentrarci su cosa è successo in passato o pensare a ciò che accadrà in futuro, dobbiamo pensare al presente che stiamo vivendo e che ci stiamo costruendo, giocando palla su palla e basta. Ora ci attendono gli Stati Uniti, una potenza sportiva e pallavolistica, ma lo siamo anche noi”.
MYRIAM SYLLA: “Siamo state tutte un vortice, sono contenta, sono fiera del gruppo che siamo, di quello che abbiamo dimostrato.È un gruppo che si è formato in tanti anni e che ha sognato insieme dall’inizio e forse sono tantissimi anni che sogniamo un’Olimpiade e di arrivare a farla in questo modo.Questa volta abbiamo questa occasione e vedremo di continuare a sognare tutte insieme. Vogliamo centrare un obiettivo da sogno”.
ANNA DANESI: “Per prima cosa voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno seguito durante tutto questo torneo, spero che domenica per la finale ce ne siano ancora di più. Alla fine Parigi è a solo otto ore di macchina dall’Italia (scherza n.d.r.) si possono fare in pullman e si arriva qui. A prescindere da come andrà sarà una serata memorabile per l’Italia, per noi ragazze e per tutta la squadra, vogliamo gioire con chi ci ha supportato in questi giorni, perché è stato come avere un ottavo giocatore in campo.
Una delle cose che più mi piace è la tranquillità con la quale si va in campo, tutte siamo sempre concentrate, anche quando capita di andare sotto qualche punto. Durante queste partite è successo spesso, ma siamo sempre riuscite a mantenere una freddezza spaventosa. Non perdiamo mai la abbiamo fiducia, nonostante le cose si mettano un po’ male, come più volte ripetuto il nostro mantra è “qui e ora”. Questo modo di pensare ci sta aiutando tanto. Gli Stati Uniti hanno il vantaggio di aver già disputato e vinto una finale olimpica, mentre noi diciamo che siamo le “novelle”.
Fondamentale sarà giocare come abbiamo sempre fatto e ricordarci che siamo forti. Loro sono una squadra di altissimo livello, essendo una finale penso possa succedere di tutto”.
ALESSIA ORRO: “Non sto ancora realizzando niente, questa sera loro sono partite subito aggressive in battuta e si è visto che non era la stessa Turchia del girone. Era difficile oggi a livello mentale rimanere sempre a contatto, punto dopo punto, anche magari trovandosi sotto nel punteggio, però è stata fondamentale la nostra tenuta mentale. Nei momenti di difficoltà spesso mi affido all’istinto, perché ti porta quasi sempre nella buona direzione.
Domenica certamente faremo del nostro meglio, non siamo qui per accontentarci. Questa finale ce la siamo ampiamente meritata, da molto tempo lavoriamo assieme e tante sono state le delusioni vissute. Non vogliamo assolutamente fermarci, siamo persone che non si accontentano di questo risultato”.
SARAH FAHR: “È stata una partita bella, ma difficile. Sapevamo che avremmo affrontato una Turchia forte e pronta a reagire e, infatti, ci hanno messo in difficoltà in diverse situazioni. Siamo state brave a stare lì, a tenere duro, a non mollare mai, a ripeterci tra noi il mantra che ormai tutti conoscete “qui e ora”.
Per arrivare a questa finale abbiamo compiuto tanti piccoli step, siamo super fiere di aver raggiunto questo traguardo, che però ancora non è quello che vogliamo.
Vogliamo affrontare gli Stati Uniti al massimo delle nostre possibilità. Non abbiamo ancora studiato le statunitensi, ma sappiamo che possono contare su delle attaccanti molto potenti, noi dovremo essere brave a spingere in battuta perché hanno delle ricettrici che magari possono andare un po’ in difficoltà. Qualche ora di riposo e da domani mattina focalizzati sugli USA”.
Tabellino
ITALIA – TURCHIA 3-0 (25-22, 25-19, 25-22)
Italia: Sylla 12, Danesi 6, Egonu 24, Bosetti 5, Fahr 9, Orro 1, De Gennaro (L). Giovannini, Cambi, Antropova 5. N.e: Lubian, Omoruyi. All. Velasco
Turchia: Sahin 4, Baladin 4, Gunes 6, Vargas 17, Karakurt 3, Erdem 7, Orge (L). Diken 4, Cebecioglu 7. N.e: Ozbay, Kalac, Aydin. All. Santarelli
Arbitri: Maroszek (POL) e Myoi (JPN).
Spettatori: 9309. Durata Set: 25′, 25′, 32′.
Italia: 5 a, 7 bs, 11 mv, 11 et.
Turchia: 0 a, 3 bs, 8 mv, 13 et.
Semifinali
Brasile – Stati Uniti: 2-3 (23-25, 25-18, 15-25, 25-23, 11-15)
Italia – Turchia: 3-0 (25-22, 25-19, 25-22)
Finale 3-4 posto 10 agosto ore 17.15
Brasile – Turchia
Finale 1-2 posto 11 agosto ore 13
Stati Uniti – Italia