Pomeriggio di gran rammarico quello di oggi allo stadio olimpico; ennesima partita nell’oblio più totale per la squadra di Juric, dodicesima in classifica, che si scontra con il Bologna di Italiano, ottavo in classifica che in campionato, a differenza della squadra capitolina, ha dimostrato gran ritmo.
All’ingresso in campo per il riscaldamento i calciatori vengono accolti da fischi, un saluto più che freddo quello dello stadio per i ragazzi di casa; tuttavia è un Olimpico da sold out quello di questo pomeriggio con tifosi che occupano tutti i posti e fin dal primo minuto di gioco scaldano l’atmosfera come solo quelli giallorossi sanno fare e che nonostante tutto motivano ancora i ragazzi in campo che però fin dall’inizio del match si dimostrano indifferenti a tutto.
Dopo 25 minuti arriva il vantaggio del Bologna su un calcio d’angolo in cui la Roma rimane completamente passiva: i tifosi rimangono attoniti di fronte ad un’azione tanto buia di una squadra che sembra aver perso completamente forma di entusiasmo e grinta.
Tanti sono i fischi per i ragazzi di Juric da parte della curva sud che da diversi minuti rimane in silenzio per protesta. Anche la parte più calda della curva perde la propria scintilla ed il calore che l’ha sempre contraddistinta.
La Roma appare in campo poco coraggiosa, spenta e con poca voglia di vittoria e cambiamento; neanche i cori flebili della curva sud riescono a coprire la bordata di fischi da parte dell’olimpico all’intervallo per la squadra capitolina e la sua pessima prestazione in campo del primo tempo.
I giocatori rimangono nella completa indifferenza durante il silenzio della curva a metà secondo tempo, momento in cui i cori si fermano, cala il silenzio e neanche più le bandiere vengono sventolare al cielo, aspettando l’esonero dell’allenatore Juric. Nell’intervallo Hummels si riscalda in solitaria e viene acclamato dai tifosi di casa che fanno partire cori ma anche in questa partita non entra in campo il giocatore tanto atteso.
La squadra di casa raggiunge il pareggio grazie ai nuovi innesti messi in campo e ritrova un minimo l’equilibrio, ma i tifosi rimasti continuano a fischiare e a lasciare lo stadio, protraendo la propria protesta poiché si sentono presi in giro da questa società.
Dopo soli 3 minuti dal pareggio, trovato grazie a Stephan El Shaarawy, il Bologna torna in vantaggio sfruttando il momento di troppa apertura e serenità della Roma e andando così sul 1-2.
Di nuovo El Shaarawy segna il gol che potrebbe riaprire la partita (2-3) e tenta di regalare gioia e speranza ai tifosi e di alzare un po’ il gioco della sua squadra ma la situazione non cambia e la Roma continua a non trovare la vittoria ne una prestazione degna dei giallorossi.
Arrivano i tre fischi finali e il Bologna festeggia sul prato dell’Olimpco e sotto il settore ospiti per la sua meritata vittoria (2-3), a differenza della Roma che resta nell’umiliazione e viene travolta dai fischi e dalla protesta degli ultimi tifosi rimasti sugli spalti.
Altro scempio della squadra giallorossa che ancora una volta non trova la vittoria è rimane intrappolata in un turbinio di negatività da cui sembra non uscire; tanta indignazione, delusione e rammarico per i tifosi che vedono la loro squadra crollare sempre di più: “una rosa costruita male che porta la Roma a crollare piano piano, scelte tecniche insensate e un gioco che non funziona” sono queste le parole dei tifosi giallorossi che ancora una volta vedono la loro squadra cedere in campo.
Dopo pochi minuti dalla fine della partita l’inserorabile esonero di Juric. Da questo momento non è più l’allenatore della Roma che ora si trova con due allenatori sotto stipendio e nessuno in panchina. Ma siamo sicuri che sia colpa solo dell’allenatore?