L’ippica non può essere percepita come una zavorra, ma come un’occasione. Il nostro obiettivo è quello di restituire al movimento il ruolo che deve avere, parola di Francesco Lollobrigida.
Il neo Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste è stato l’ospite d’onore dell’attesissimo pomeriggio di trotto all’Ippodromo Capannelle, dedicato alle due finali (maschile e femminile) del Gran Premio Anact – Memorial Ubaldo La Porta.
Tanti gli argomenti affrontati dall’onorevole Lollobrigida alla sua prima uscita ufficiale all’Ippodromo Capannelle, definito «il più importante tra i 43 impianti italiani, centro di gravità permanente del movimento ippico nazionale».
«Il mondo dell’ippica, caratterizzato da passione e lavoro, aveva una sua centralità trenta anni fa, andata smarrita nel tempo, soprattutto in Italia visto che in altri paesi non è così. Evidentemente sono stati commessi degli errori, non solo da parte della politica, però ci si dovrebbe interrogare sul perché in alcune nazioni quello dell’ippica sia ancora un settore centrale e in Italia no, oppure perché in tanti nostri professionisti debbano andare all’estero per svolgere il proprio lavoro. Noi vogliamo trovare soluzioni senza pensare di averle già adesso dopo un mese di lavoro in questo Ministero. Io non credo, ad esempio, che lo scioglimento dell’Unire sia stata una scelta particolarmente intelligente, perché la gestione di questo mondo aveva una sua struttura tecnica e una tradizione organizzativa che ovviamente nella gestione ministeriale non poteva essere ritrovata immediatamente. Però si poteva lavorare per creare una strategia organica. Ora però dobbiamo pensare al futuro e con i vari dirigenti abbiamo già parlato di quello che vorremmo provare a fare, partendo però da un interrogativo fondamentale: Va tutto bene così? Io non penso. E non dipende da quanto si spende in questo ambiente, ma di come si spende. I soldi, se spesi bene, non sono mai troppi. Ecco quindi la necessità di ragionare come una filiera complessa per evitare dispersioni e per raggiungere in qualche anno l’obiettivo di restituire all’ippica il ruolo che le compete. Questo è un mondo difficile da catalogare, è considerato spettacolo ma io penso sia un’attività che può rientrare nel mondo dello sport, anche come sport associato. Ne abbiamo parlato con il ministro Abodi e con le federazioni che fanno resistenza ad un modello d’integrazione che a mio avviso mette in condizione di avere sostegni maggiori dal punto di vista economico e strutturale per questo tipo di attività».
A fare gli onori di casa, naturalmente, l’ing. Elio Pautasso, Presidente di Federippodromi e Direttore generale Hippogroup Roma Capannelle: «Siamo onorati della presenza dell’On. Lollobrigida, un momento importante per l’inizio di un confronto con il Ministero che ci auguriamo proficuo e duraturo».