Il Pala Trieste ha assistito a un evento che entrerà negli annali dello sport con il titolo di “rimonta storica”. La Luiss Roma Basket, in una sfida che sembrava ormai compromessa, ha saputo rovesciare il destino con una prestazione da incorniciare, chiudendo la partita con un trionfale 85-88. Quel che rende l’evento ancor più memorabile è l’impensabile standing ovation dei tifosi di casa, raro esempio di sportività da applaudire e conservare nel cuore.
La partita si è presentata subito in salita per la Luiss Roma, con i ragazzi di coach Paccariè che faticavano a trovare la via del canestro. Trieste, sfruttando ogni vantaggio, sembrava avviata verso una facile vittoria, dominando il gioco e lasciando pochi spiragli agli avversari. Tuttavia, il terzo quarto ha segnato l’inizio di una sorprendente rivoluzione.
Il cambio di marcia è avvenuto con un’improvvisa esplosione offensiva da parte della Luiss Roma, che ha iniziato a segnare da ogni posizione. Fallucca e Cucci hanno trovato la mira da tre punti, mettendo in discussione la superiorità di Trieste. È stato il momento di D’Argenzio, che, inserito nel gioco al momento giusto, ha definitivamente cambiato le sorti dell’incontro.
La squadra di casa ha iniziato a sentire il peso della rimonta, mentre la Luiss ha proseguito con un gioco fluido e sicuro. Sabin e Salvioni sono diventati simboli di questa rinascita, con pick’n’roll e canestri decisivi che hanno portato la partita su un binario equilibrato, pronto per il finale al cardiopalma.
Il termine della partita ha visto Miska freddo e preciso dalla linea dei liberi, una performance che ha contribuito a sigillare il risultato a favore della Luiss. Trieste, nonostante i tentativi di reagire, non ha trovato più la chiave per contrattaccare, e il fischio finale ha lasciato il campo a un’ovazione che ha trascinato tutti, amici e avversari, in un’unica, grande celebrazione dello sport.
Il vice allenatore Riccardo Esposito ha commentato con emozione il risultato: “Vincere qui e ricevere gli applausi del pubblico di casa è un’emozione che va oltre la vittoria. La nostra è una squadra che non si arrende mai, che sa crescere e stupire. Oggi D’Argenzio è stato decisivo, ma è stata tutta la squadra a credere fino all’ultimo che questo riscatto fosse possibile.”
La rimonta della Luiss Roma non è solo la cronaca di una vittoria sportiva, è la testimonianza di come il basket sia molto più di un gioco. È uno specchio di valori, di determinazione e di spirito di squadra che, quando si uniscono, possono compiere imprese che rimangono impresse nella memoria collettiva. E quando questi momenti sono accompagnati dalla nobiltà dei tifosi, il basket diventa poesia, una poesia che tutti, indipendentemente dalla fede sportiva, possono apprezzare e ricordare.
Il tabellino:
Pallacanestro Trieste – Luiss Roma 85-88 (26-20, 26-15, 18-24, 15-29)
Pallacanestro Trieste: Ariel Filloy 19 (4/6, 3/9), Francesco Candussi 14 (5/8, 0/1), Giovanni Vildera 13 (6/14, 0/0), Luca Campogrande 12 (1/2, 3/5), Michele Ruzzier 11 (4/5, 0/3), Eli jameson Brooks 6 (1/3, 1/5), Giancarlo Ferrero 5 (1/1, 1/2), Stefano Bossi 3 (0/0, 1/3), Lodovico Deangeli 2 (1/1, 0/1), Massimiliano Obljubech 0 (0/0, 0/0), Matteo Rolli 0 (0/0, 0/0), Danny Camporeale 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 20 – Rimbalzi: 39 14 + 25 (Giovanni Vildera 12) – Assist: 20 (Michele Ruzzier 7)
Luiss Roma: Tyler Francis Sabin 28 (3/6, 5/9), Riccardo Salvioni 13 (4/7, 0/0), Anrijs Miska 12 (5/8, 0/1), Domenico D’Argenzio 11 (0/2, 3/4), Valerio Cucci 9 (2/4, 1/6), Matteo Fallucca 6 (0/1, 2/9), Marco Pasqualin 3 (1/3, 0/3), Francesco Villa 3 (0/0, 1/1), Riccardo Murri 2 (1/1, 0/1), Matija Jovovic 1 (0/2, 0/2), Beniamino Basso 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 20 / 27 – Rimbalzi: 39 17 + 22 (Riccardo Salvioni 10) – Assist: 13 (Marco Pasqualin 6)