Nelle fredde lande del Friuli Venezia Giulia, la squadra di basket LUISS Roma si è trovata ad affrontare una sfida ardua e carica di aspettative. È il parquet del PalaCarnera l’arena che non ha regalato sorrisi ai capitolini durante l’ultimo incontro. La partita, un recupero della terza giornata della fase a orologio, inizialmente rinviata per la convocazione di Delia con la nazionale argentina, ha visto trionfare la squadra di casa con un punteggio di 76 a 62.
La sconfitta della LUISS non deve trarre in inganno, poiché l’intensità e la grinta mostrate dai ragazzi di coach Paccariè sono state evidenti fin dall’inizio. Nonostante una partenza fulminea con un parziale di 8-0, la risposta di Udine non si è fatta attendere, intrecciando un testa a testa palpitante che ha caratterizzato l’intero primo tempo.
L’intervallo vedeva i romani avanti, con un vantaggio tangibile ma sottile, sostenuto da una performance eccezionale di Sabin, autore di quindici punti. È stato il terzo quarto, dopo la pausa lunga, a segnare una svolta decisiva per l’esito del match. Con i tiratori di Udine che hanno trovato il canestro con una precisione quasi spietata, hanno scavato un solco profondo con un parziale di 11-0 che si è rivelato incolmabile per gli ospiti.
Nel quarto finale, la squadra di casa ha mantenuto il comando delle operazioni con autorità, senza lasciarsi sfuggire il vantaggio acquisito e chiudendo il match sul 76 a 62.
La LUISS, sebbene ferita in questa battaglia, non deve perdere la speranza. Il percorso verso la salvezza è ancora lungo e pieno di ostacoli, ma certamente non passa esclusivamente per le vittorie in trasferta sui campi avversi. La sfida è ora quella di raccogliere forze e concentrarsi sulle prossime partite, cercando di trasformare l’ardore mostrato in quel di Udine in risultati concreti. Una salvezza, che ad ora ha il sapore di un miraggio, potrebbe trasformarsi in un miracolo sportivo, testimoniando il coraggio di una squadra che non si arrende davanti alle difficoltà.