Si è conclusa la corsa di Miguel edizione 2018, una grande festa che ha colorato le strade di Roma, terminando come ormai di consueto sul rettilineo sotto la tribuna monte mario dello stadio Olimpico di Roma.
Pertecipazione altissima che corona il record di arrivati, in una giornata di sport, amicizia, allegria e, perchè no? un pizzico di sana competizione.
Ma è il messaggio di questa competizione il trade union che unisce: dal ricordo del maratoneta argentino Miguel Benancio Sanchez alla parte non competitiva della gara, la strantirazzismo, che sancisce ancora una volta come lo sport non crea distinzioni nei partecipanti, lanciando un messaggio di vera uguaglianza. E gli amici che si sono uniti sono davvero tanti, dal presidente del coni Giovanni Malagò alla pluricampionessa olimpionica Alessandra Sensini, al campione di nuoto Massimiliano Rosolino. Ma non solo i grandi campioni dello sport. Con il pettorale n.1 la rappresentante più significativa proprio in tema di uguaglianza sociale: la piccola Sara Vergetto di 9 anni, atleta e promessa di Basket in Carrozzina del Team Giovani e Tenaci, senza dimenticare il presidente Mohamed Sanna Ali detto Giulio, e la squadra serie A1 di Basket in carrozzina Santa Lucia, presenti sin dalla conferenza stampa di presentazione dell’evento.
L’orchestra di Tor Pignattara, il simbolo della Roma Multietnica, presente nello stadio dei marmi per per festeggiare l’arrivo dei partecipanti, dopo la pubblicazione del brano ‘under’ in cui viene messo in risalto il problema dell’integrazione, è stata una degli elementi caratterizzanti dell’evento sotto il punto di vista sociale.
Ed alla fine, in questo evento, tutti i partecipanti e tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, sono stati i veri vincitori di questa 19^ edizione della corsa di miguel