Nuovamente “colpita e affondata” la Luiss in casa del Verona, quarta in classifica, nonostante abbia tenuto conteso il punteggio nei primi quarti
Serata da fiato sospeso al Palazzetto dello Sport di Verona, sabato 30 marzo, dove però la Luiss Roma, anche stavolta, l’impresa non è positiva ed esce dal campo sconfitta per 89 a 77, mentre il Tezenis Verona festeggia la vittoria.
Una gara tutto sommato ben equilibrata e diversa da quella precedente di sette giorni fa svoltasi sul parquet in casa Luiss. Primi tre quarti alla pari di cui il primo bilanciato e conteso; Cain esordisce in canotta Luiss con il numero 12 e segna subito, subendo un fallo, mandando il pubblico in estasi. Porta poi avanti il punteggio anche Jovovic, con la canotta n. 4, ma Verona non si scoraggia e contraccambia diversi punti.
Nel secondo quarto la Luiss ha la gara in mano grazie, specialmente, a Sabin e D’Argenzio, che insacca nel canestro per il 31-31 e Cucci che contribuisce a tenere alto il punteggio fino alla pausa lunga che accompagna i giocatori negli spogliatoi con il risultato di 42-44; risultato che crea scompiglio nel pubblico ospite sempre più in fomento e carico sugli spalti.
Tornati in campo la Luiss attacca ancora più cattiva e grintosa degli altri periodi; Verona, però, non ci sta più e si pone con l’atteggiamento di chi vuole vincere affidandosi a Udon, canotta n. 17, che fin dai primi minuti porta avanti un’ottima partita.
L’equilibrio si prolunga, il pubblico urla all’unisono e il punteggio vacilla tra il sorpasso della Luiss e quello del Verona. Colpi romani che rispondono a colpi veronesi, ma alla Luiss manca un po’ di lucidità e forza in più, qualità che il Verona ha e con cui riesce a chiudere, nei 10 minuti finali, la partita vincendo.
Il pubblico di casa si fa sentire sempre di più, mentre festeggia con i giocatori ancora sul parquet. I tifosi romani, invece, lasciano affranti il Palazzetto per l’ennesima sconfitta consecutiva.
“Una partita che nella seconda parte è stata insufficiente per quanto riguarda la lucidità messa in campo – afferma coach Andrea Paccariè nel post gara – abbiamo complessivamente giocato una partita di tanta energia ma caotica nei momenti chiave in cui sarebbe servito un pizzico di lucidità in più. Abbiamo bisogno di inserire Cain in maniera più efficiente ed efficace, c’è stata tanta buona volontà ma non porta a casa i punti che ci servono per la salvezza.”
Sabato 6 aprile la Luiss sfida sul suo campo il Chiusi, dodicesimo in classifica, nella speranza di schierare in campo lucidità, forza e grinta per tornare a splendere.